Trapani al centro del Mediterraneo: tutti a bordo, si va in crociera [AUDIO]

Ne parliamo con Gaspare Panfalone, presidente della "Riccardo Sanges & C. agente MSC per il Porto di Trapani

In questa intervista rilasciata alla redazione di Trapanisì.it, Gaspare Panfalone, presidente della Riccardo Sanges & C., agente MSC per il Porto di Trapani ci illustra le nuove opportunità per il settore turistico trapanese che si aprono con gli approdi continuativi della nave da crociera Explora I al porto di Trapani, da dove, dopo 10 anni di attesa, si potrà ritornare a partire e tornare per le crociere nel Mediterraneo. Per ascoltare schiaccia PLAY:

-Sono al telefono con l’amico Gaspare Panfalone, presidente della Riccardo Sanges & C., agente MSC per il Porto di Trapani. Buongiorno Gaspare, buongiorno Presidente.

-Buongiorno Nicola, buongiorno a tutti.

-La nostra intervista oggi toccherà dei punti particolarmente interessanti per la città di Trapani. Quanto sarà importante, dopo aver visto l’Explora 1, questa non dico “nave ammiraglia”, ma quasi, visto che ha preso tutto il pontile, una nave da crociera della MSC, che nella seconda metà di giugno è attraccata qui a Trapani, è passata da Trapani e da Trapani ne passeranno anche altre per queste crociere nel Mediterraneo.
Questa, in buona sostanza, è la novità che viene ripristinata, ormai non accadeva più da dieci anni, giusto?

-Nicola, da dieci anni non accadeva che una nave MSC venisse a Trapani. Dieci anni fa la MSC Lirica aveva iniziato i suoi approdi continuativi nel Porto di Trapani con sbarco e imbarco dei passeggeri nel porto di Trapani. In generale gli approdi croceristici possono essere di transito, fanno delle escursioni e tutto finisce qui, o ci possono essere porti in cui la crociera inizia e finisce, questi sono porti cosiddetti di imbarco o sbarco e quindi la crociera si può prendere nel porto di Trapani.
La MSC Lirica aveva questo tipo di servizio e quindi, banalmente si poteva comprare la crociera in un’agenzia di viaggi del territorio, questa poteva iniziare a Trapani e finire a Trapani con conseguenze positive per tutto l’indotto alberghiero.
La Explora, che è un marchio di lusso della MSC, avrebbe queste caratteristiche e quindi la crociera si può sempre comprare in un’agenzia del territorio, imbarcarsi a Trapani e finire la crociera a Trapani. A prescindere dal mercato di riferimento che è totalmente differente da questo punto di vista, questa è una notizia. Si tratta del ritorno della MSC con il suo marchio di prestigio e di lusso Explora, e oggi ci sono le condizioni per riprendere il ragionamento sospeso dieci anni fa, anche se i ragionamenti di tipo commerciale operativo sono diversi.

-Ma come Explora 1 è arrivata a Trapani, al di là dell’impegno profuso dalla Riccardo Sanges & C.?

-Noi come operatori lì possiamo parlare di noi stessi. Dopo un lavoro enorme eravamo riusciti a portare quasi più di cento crociere l’anno nel porto di Trapani, cento aprodi, con più di centomila passeggeri. Ricorderete le Thompson, World, diverse navi.
Questo fenomeno è stato interrotto per tutta una serie di circostanze dovute alla incapacità tecnica, lunghezza, banchine e pescaggio del porto di Trapani. Perché le navi, strada facendo, vanno diventando sempre più grandi per motivi di economia di scala di questo settore. Tante più persone possono andare in una nave, tanto quell’attività imprenditoriale è remunerativa.
A questa situazione si è aggiunta la pandemia che ha interrotto, sospeso in tutto il sistema internazionale, questo mercato. Nel frattempo è intervenuta l’Autorità Portuale del Sistema del mare della Sicilia Occidentale, con il suo ottimo management, che ha ripreso un ragionamento. Questo ragionamento è al centro a Palermo, che è capoluogo di regione e lì che sono stati fatti investimenti strutturali e commerciali importantissimi e adesso sta per diventare uno dei porti, se non il porto più importante dal punto di vista croceristico italiano.
In questo ambito Trapani, piano piano, sta recuperando, quindi se tu mi fai questa domanda, ovviamente il merito di questo risultato è innanzitutto dell’Autorità Portuale. Dopodiché ci sono gli operatori che spingono, che promuovono, che anche forniscono determinati servizi. E in questo senso c’è sicuramente la Sanges e la Panfalone Viaggi, ma anche altri colleghi stanno lavorando in questo senso.
A questo si aggiungono ovviamente sempre i servizi tecnonautici, quindi si sta riprendendo un ragionamento interrotto. Il fatto è che l’Autorità Portuale ha fatto un bando, questo bando è stato vinto da una joint di MSC e Costa che si chiama Westgate, che sono i concessionari nel settore delle crociere dei porti dell’Autorità Portuale. Ovviamente questo concessionario ha interesse a portare in quei porti tante navi e in particolar modo MSC e Costa.
Quindi si arriva a questo risultato attraverso un lavoro di gruppo. Il fatto che la nave Explora sia arrivata a Trapani è il risultato indicativo di questo lavoro ed è assolutamente incoraggiante.

-Cosa è cambiato negli ultimi anni dal punto di vista strutturale al porto di Trapani affinchè possano arrivare anche queste grandi navi da crociera, sappiamo che alcune di queste sono state letteralmente dirottate da un’altra attrazione turistica come la città di Venezia?

-Provo a essere il più chiaro possibile: quella della MSC Lirica è stato un evento sfortunato. Il porto di Venezia aveva bisogno di navi più piccole rispetto alla situazione critica che c’era su Venezia e quindi l’MSC ha allungato le navi del formato che venivano a Trapani. In questo senso si è pagato un prezzo. Per cui le navi come la Lirica che avevano delle dimensioni idonee per Trapani sono state prima allungate e poi dirottate su altri porti come Venezia e quindi quel fenomeno si è interrotto. Oggi nel riprendere questo ragionamento bisogna dire che quello di Explora è la conseguenza di un investimento commerciale perché la banchina Garibaldi ha le stesse caratteristiche che aveva prima e il pescaggio è lo stesso. Alla stessa maniera si può rimpiangere qualcosa che poteva avvenire 5-6 anni fa che era la possibilità di allungare la banchina Garibaldi con un artificio tecnico che comunque per situazioni di quel momento non è potuta avvenire.
Allo stato attuale le navi come Explora rappresentano il massimo degli approdi che possono effettuarsi su Trapani dal punto di vista tecnico. Però questo avviamento non si è perduto, c’è un fenomeno commerciale su tutto il bacino della Sicilia Occidentale, quindi siamo dietro Palermo, pilotato da questo concessionario. L’obiettivo di medio termine sul quale tutti dovremmo lavorare, gli operatori ma soprattutto la politica, che è l’obiettivo che permetterà veramente uno sviluppo turistico, crocieristico importantissimo, è quello del waterfront della parte nord occidentale della città, per intenderci dalla Colombaia al Villino Nasi che riguarda tutta questa parte di fronte alla Capitaneria, dove penso che nei prossimi 3-5 anni sarà realizzata questa grande banchina di 400 metri con pescaggio adeguato, perché nel frattempo le operazioni di dragaggio stanno proseguendo velocemente, a quel punto noi possiamo avere due importantissimi approdi, quello della banchina Garibaldi per navi di questo tipo e quello della nuova banchina viene detta comunemente Molo a “T”, poi le sarà dato un nome evidentemente, di fronte all’Autorità Marittima che permetterà a questa parte della città, alla parte finale, alla parte nord occidentale della città, di diventare veramente un gioiello, anche perché ricordo che porti, approdi che hanno davanti la città, proprio il centro storico, quindi banchine che hanno davanti la città ce n’è veramente pochi e da questo punto di vista Trapani ha una posizione unica.
Il comandante della nave, che è uno che ha navigato, che ha visto tanti porti e tante realtà, è rimasto a bocca aperta, riconosceva le cupole e soprattutto da questa parte della città si vede il mare della parte settentrionale.
Abbiamo una ricchezza incredibile e finalmente possiamo, uso un termine economico magari non perfetto, possiamo portare a rendita questa grande bellezza.

-Questa nuova grande opportunità che riguarda non soltanto le agenzie di viaggio che continuano a esistere, a lavorare, anche la vostra agenzia ne è un punto di riferimento abbastanza importante a Trapani, ma anche considerando il fatto che oggi il turismo si sviluppa in maniera autonoma anche su internet, adesso cercando “crociera nel Mediterraneo” spunta anche la città di Trapani?

La verità è che spuntava anche prima. Oggi potrebbe avvenire questo, e qui è la nuova frontiera: chi si compra una crociera da una città europea qualsiasi, immaginiamo Parigi o Londra, potrebbe benissimo partire da quella città con un aereo che ha destinazione l’aeroporto di Trapani e imbarcarsi per una crociera oggi di lusso dal porto di Trapani, che diventa una destinazione di lusso. Mi piace sempre chiudere queste conversazioni con la parte propositiva. Sarei curioso di domandare agli operatori economici, ristoratori, negozi di souvenir, dato che la nave è rimasta la notte in porto, quanto hanno incassato in quella serata? Essendo una crociera di grande lusso avranno speso moltissimo. E’ ovvio però, questa è la parte propositiva, che se quel turismo intercetta questo segmento, se Trapani diventa una destinazione in cui c’è un turismo di questa portata, tutti insieme dobbiamo capire che non si può sbagliare di una virgola per esempio nel tenere la città pulita, e questo è un invito forte alla politica, ma tutti insieme dobbiamo capire come costruire tutte quelle attività commerciali che possano soddisfare un turismo che è sicuramente esigente.

-Soprattutto non è più episodico, è una cosa che diventa ciclica e progressiva, c’è bisogno di programmare.

-Probabilmente Nicola andrebbe organizzato con la fine dell’estate, un grande evento, un forum, un momento di riflessione tutti insieme sul presente e sul futuro del porto. Questo può essere un invito all’Amministrazione, all’Autorità Portuale o a qualche altro “service” per fare un momento di grande riflessione perché abbiamo questa situazione commerciale, il dragaggio che sta per essere ultimato e quindi va fatto un ragionamento insieme a tutti gli operatori, colleghi, i servizi tecno-nautici, le autorità.

-Ma ci metterei anche i servizi di transfert, pullman taxy, autonoleggi…

-Sì, bravo. Va fatto un ragionamento collettivo, tutti insieme, sull’economia del porto e ragionare su come questa economia possa dare il contributo giusto a questo territorio che merita sicuramente un’economia di questo tipo.

-Allora, l’importante è fare il primo passo, stiamo facendo di tutto per rimettere in moto quel volano che tristemente, anche a causa del Covid, si era quasi fermato.

-D’altra parte possiamo dire niente di nuovo sotto il cielo, la storia di Trapani, la storia economica di questa città ha avuto i suoi momenti migliori quando il porto andava bene. Non c’è niente da fare, si ripetono le cose. “Se il porto va bene, tutto va bene!”.

-Grazie al presidente della Riccardo Sanges & C., agente MSC per il porto di Trapani Gaspare Panfalone. Se ci sono delle novità saremo i primi a diffonderle.

-Un abbraccio a te Nicola, un caro saluto a tutti.

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