Super Green Pass come leggi razziali, bufera sul vicepresidente del Consiglio comunale di Trapani

"Il 27 gennaio non è lontano e di certo non mi riferisco alla data del calendario". Durissima presa di posizione del Partito Democratico e dell'ANPI

Un post sul suo profilo Facebook. Poche parole ed un link: “Il 27 gennaio non è lontano e di certo non mi riferisco alla data del calendario. A buon intenditore poche parole… Vergogna!”. Questo il commento di Rocco Greco, vicepresente del Consiglio comunale di Trapani ad un link che riporta il titolo “Sport vietato ai 12enni senza Super Green Pass: lo specchio del Male” con una foto con il presidente del Consiglio Mario Draghi che non è passato inosservato per l’accostamento tra il Super Green Pass e le leggi razziali.

“Non è tollerabile un simile paragone da parte di nessun cittadino – affermano il segretario del Partito Democratico Domenico Venuti e la presidente dell’Assemblea Provinciale Valentina Villabuona – , ma ancora più grave è se ciò avviene con un post del vicepresidente del Consiglio Comunale di Trapani. Chiediamo al consigliere Greco di rimuovere il post e chiedere scusa per le gravi affermazioni che offendono tutte le vittime della follia nazista e quelle del Covid. Il Partito Democratico è impegnato con i suoi rappresentanti ogni giorno per coltivare la memoria e per sostenere la campagna di vaccinazione, che consideriamo un obbligo morale a tutela soprattutto delle cittadine e dei cittadini più fragili”.

Il paragone tra i no vax e le vittime dell’Olocausto arriva a pochi giorni dalla Giornata della Memoria, il 27 gennaio richiamato dallo stesso consigliere Greco. Durissima è la presa di posizione del segretario cittadino del PD, Andrea Rallo. “Ciò è offensivo della memoria delle vittime dell’Olocausto, offensivo dei sopravvissuti ai tragici eventi di matrice nazista, offensivo verso le famiglie di quest’ultimi, verso la Storia di questo Paese, nei confronti di chi in ogni angolo del mondo subisce gravissime discriminazioni, oltre che verso le vittime stesse della pandemia globale. Tanto più che chi riveste un’importante carica all’interno del Consiglio Comunale dovrebbe conoscere l’importanza delle Istituzioni nei processi educativi e culturali”.

Rallo aggiunte che “come Circolo del Partito Democratico di Trapani, prendiamo le distanze da simili posizioni, posto che come Partito e come persone abbiamo sempre coltivato la memoria anche al fine di sensibilizzare le generazioni presenti e future al tema del rispetto e della non discriminazione”. Anche il presidente dell’ANPI, Aldo Virzì, calca la mano contro Rocco Greco. “L’Anpi esprime tutta la sua indignazione per il messaggio e la riprovazione per il suo autore che, lui si, dovrebbe vergognarsi per questo accostamento, frutto, si vuole sperare, solo della sua ignoranza e chiede che l’Amministrazione comunale prenda le distanze dall’opinione di questo consigliere. In questo nostro Paese – che si è conquistata la democrazia con i numerosi morti, anche bambini, finiti nelle camere a gas e con la lotta dei partigiani – è consentito esprimere dissenso, ma senza mai superare il limite e, a nostro avviso, il consigliere Rocco Greco lo ha superato”.

In serata, lo stesso Rocco Greco, ha voluto chiarire. “È doveroso chiarire, date le strumentalizzazioni innescate da alcuni rappresentanti del PD trapanese in cerca di gloria, le reali intenzioni che hanno mosso le mie esternazioni su un post di Facebook. Il contenuto del post trattava dell’ultimo decreto legge con il quale il governo ha vietato, a partire dal 10 gennaio, tutte le attività sportive, federali di gruppo, ai ragazzi che hanno compiuto il dodicesimo anno d’età e che per scelta (giusta o sbagliata che sia non tocca a noi giudicare) dei propri genitori non hanno fatto il vaccino e pertanto sono privi di Green Pass rafforzato. Non mi sono mai permesso di esprimere giudizi sulle scelte personali sul vaccino, che ritengo sia stata un’arma importantissima, soprattutto nelle prime battute della pandemia, per ridurre i gravi sintomi di questo virus, ma a 2 anni dall’inizio di questo incubo, obbligare a una vaccinazione di massa anche i bambini, pensando di raggiungere gli obiettivi dal governo prefissati attraverso divieti assolutamente discriminatori lo trovo ingiusto ed estremamente vergognoso.
A ridosso di questa giornata mondiale della memoria, il mio intento era quello di scuotere tutte le coscienze a ricordare le discriminazioni vissute dai bambini ebrei e pertanto il mio riferimento a quel periodo era rigorosamente limitato ai divieti e non alle torture e alle gravi sofferenze patite in quel tragico periodo storico. Sappiamo tutti che i divieti incidono negativamente sulla psicologia dell’infanzia e dell’adolescenza che va sempre tutelata come bene insegnano i grandi studiosi della psiche. A dire il vero mi sarei aspettato proprio da questo PD che tanto decanta le pari opportunità in tutte le sedi, un intervento duro a tutela dei bambini ed invece appoggia una norma che parte proprio da un divieto per creare diversità e discriminazioni di ogni genere. Sono sinceramente dispiaciuto di aver dato modo a chi non mi conosce assolutamente di innescare un attacco mediatico nei miei confronti, ma orgoglioso di essere riuscito ad attirare l’attenzione e creare un importante discussione sul tema delle discriminazioni che stanno vivendo i nostri bambini. Mi auguro che l’argomento possa essere rivalutato dagli organi competenti”.

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