Problematiche agricoltura, il 5 febbraio incontro a Petrosino

Iniziativa dell'associazione I Guardiani del Territorio

Continua la mobilitazione a fianco e con gli agricoltori dell’associazione I Guardiani del Territorio. L’appuntamento è per lunedì prossimo, 5 febbraio, alle ore 18 nei locali del Centro Polivalente di Petrosino.

“I 25 mln di euro per due anni per i danni causati dalla peronospora stanziati dalla Regione Sicilia a fronte dei 350 mln di danni certificati dalla stessa Regione nell’anno 2023 – si legge nella nota diffusa alla stampa – non daranno ristoro agli agricoltori per un comparto devastato e allo stremo.
A queste criticità che stanno minando la sopravvivenza delle aziende vitivinicole, si aggiungono gli effetti del conflitto russo-ucraino che ha visto l’aumento del costo delle materie prime, con la conseguente riduzione dei consumi e l’aumento dei costi di produzione.

Non possiamo stare con le mani in mano soprattutto alla luce dei dati che testimoniano l’abbandono dei vigneti.
Chiediamo a gran voce l’intervento della politica regionale e nazionale a sostegno del comparto agricolo siciliano, nello specifico interventi che riescano a compensare le gravi perdite di reddito delle imprese siciliane causate dai danni della peronospora e dalla siccità.

Chiediamo anche urgenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a favore delle dighe presenti nel territorio siciliano affinchè non vengano causati irreversibili danni all’agricoltura locale.
Riteniamo che le misure di estirpazione con reimpianto differito, in attesa di migliori condizioni di mercato, possano portare a una temporanea riduzione del potenziale produttivo. Per contrastare le eccedenze produttive degli ultimi anni e per riequilibrare il mercato, fortemente condizionato dalla riduzione dei consumi, è necessario bloccare temporaneamente l’assegnazione delle quote di reimpianto della superficie vitata nazionale.

Riteniamo inoltre necessaria l’attivazione della pratica della “vendemmia verde” perché da una parte, pur trattandosi di una rinuncia alla produzione che comporta la distruzione totale o l’eliminazione dei grappoli non ancora giunti a maturazione, dall’altra consente di tentare il recupero fisiologico delle piante di vite compromesse dagli attacchi di peronospora, ottenendo un sussidio sotto forma di pagamento forfettario per ettaro, stabilito dalle norme comunitarie.

Chiediamo inoltre che sia sostenuto in sede comunitaria da parte della Regione, l’arricchimento dei mosti con zucchero d’uva o con MCR, in modo da favorire l’utilizzo delle eccedenze di produzione”.

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