La trapanese Aurelia Pandolfini pubblica suo primo singolo, “Il colore del vento”

Girato sulla spiaggia del faro di Punta Secca (Rg), il video diretto e montato da Salvatore Massari per Arti Visive, vede protagonista la stessa cantautrice intenta a compiere il proprio percorso esistenziale

Il faro rappresenta, metaforicamente, la meta del difficile percorso che ognuno di noi è chiamato a compiere nell’arco della propria esistenza, verso una luce che può avere per ognuno un diverso significato. Così come il faro illumina la costa permettendo alle imbarcazioni di non finire sugli scogli, la “luce” permette a noi uomini, piccole imbarcazioni nel mare mutevole della vita, di proseguire il viaggio, essendo essa stessa guida che rischiara il percorso ma anche meta da raggiungere attraverso una continua evoluzione interiore.

Questo è il significato che permea il videoclip omonimo che accompagna l’uscita del brano d’esordio “Il Colore del Vento” della cantautrice trapanese Aurelia Pandolfini. Girato sulla spiaggia del faro di Punta Secca (Rg), il video diretto e montato da Salvatore Massari per Arti Visive, vede protagonista la stessa cantautrice intenta a compiere il proprio percorso esistenziale.

Nel video sono presenti anche alcune immagini di luoghi simbolo della provincia trapanese girate dal biologo marino Sergio Bizzarri (la Tonnara di Scopello, il faro dell’isola di Levanzo, la spiaggia di Selinunte). Il brano invece, già disponibile in tutti i digital stores, la cui produzione artistica e gli arrangiamenti sono stati curati da Francesco Prestigiacomo, è stato registrato a Palermo presso MCN Studio 17 di Lello Analfino e a Catania presso il NuevArte Studio di Carlo Longo e vede la partecipazione del chitarrista Gjin Schirò, autore, insieme ad Emanuele Pandolfini, della musica, del bassista Stefano Azzolini, del violoncellista Paolo Pellegrino e dello storico batterista dei Tinturia Angelo Spataro.

Ad impreziosire l’intero lavoro la voce del cantautore Juri Camisasca, special guest anche nel video. Autore di brani indimenticabili, tra cui “Torneremo ancora”, ultima collaborazione con l’amico fraterno Franco Battiato.

“Lavorare con Aurelia è stato molto semplice e piacevole – ha dichiarato Camisasca -. Ci siamo scambiati i nostri punti di vista e ci siamo messi al servizio del brano senza voler prevalere l’uno sull’altra, siamo stati attenti a non snaturare il nostro personale sentire interpretativo. Ho accettato di collaborare con lei – continua – perché mi è piaciuto il suo atteggiamento umile e ho notato che tra di noi c’è una certa affinità di pensiero e di stile compositivo. Ho sentito diversi brani suoi, tutti di ottima fattura e ben eseguiti. “Il colore del vento” – conclude il cantautore – è un invito all’ascolto della natura, del suo linguaggio fatto di suoni, colori e silenzio, nello scorrere incessante del tempo. Musicalmente lo definirei un brano pop con venature mistiche. Mi farebbe piacere venisse ascoltato e apprezzato. Lo merita”.

“Aver avuto la possibilità di condividere una mia canzone con Juri Camisasca – dichiara invece Aurelia Pandolfini – è stato un regalo immenso. Juri è un autore, un musicista e un cantante sopraffino. Avevo circa sei anni quando ascoltai Nomadi interpretata da Franco Battiato in Fisiognomica. Una canzone che fu per me un insegnamento di vita e di scrittura. Scoprì anni dopo – continua – che l’autore di quel brano fosse Juri e iniziai a seguirlo con molta attenzione sia nelle vesti di autore di brani che venivano interpretati da altri artisti, come ad esempio Alice, nei confronti della quale nutro un’immensa stima, sia in quelli che interpretava lui stesso. Gli argomenti delle sue canzoni – conclude – specchio del suo percorso esistenziale e spirituale, sono stati per me fonte di riflessione, di ispirazione e di crescita personale. Grazie a questa collaborazione ho avuto la possibilità di incontrare la persona che si cela dietro l’artista: un uomo ricco di umanità e sensibilità”.

Camisasca ha scritto per Alice “Il sole nella pioggia”, “Visioni”, “L’era del mito”, “Le Baccanti” e “Il giorno dell’indipendenza” con cui la cantautrice di Forlì ha partecipato alla 50° edizione del Festival di Sanremo nel 2000, ed è stato autore di altri brani di successo scritti per Milva, Biagio Antonacci e la PFM.

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