Giornata nazionale vittime incidenti sul lavoro: in provincia di Trapani ancora troppi morti

Il Trapanese si colloca all'undicesimo posto nella classifica nazionale relativa alle province

Si celebra oggi la 74^ Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. A Trapani la locale sezione della ANMIL organizza la consueta manifestazione con la deposizione di una corona al Monumento dei caduti sul lavoro di piazza San Vincenzo de’ Paoli, alla presenza delle Autorità,  seguita dalla messa nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice in via Fardella. Al termine l’incontro al cine-teatro “Don Bosco” per la consegna dei Brevetti e dei Distintivi d’onore agli invalidi per lavoro.

“Nonostante la grave recrudescenza di infortuni sul lavoro del nostro paese – dichiara il presidente di ANMIL Trapani Giuseppe Castiglione – ad oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione che dovrebbe, invece, rappresentare una priorità”.

Stando alle ultime rilevazioni dell’Osservatorio nazionale Vega di Mestre, da gennaio ad agosto scorso, sono state 680 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 507 in occasione di lavoro (7 in più rispetto ad agosto 2023) e 173 in itinere (16 in più rispetto ad agosto 2023), cioè nel tragitto tra casa e luoghi di lavoro.

In Lombardia il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (86). Seguono: Emilia-Romagna (54), Lazio (52), Campania (43), Sicilia (41), Veneto (32), Piemonte e Puglia (31), Toscana (30), Trentino-Alto Adige (18), Calabria e Sardegna (15), Umbria (13), Abruzzo (10), Liguria e Friuli-Venezia Giulia (9), Marche (7), Basilicata (5), Molise e Valle d’Aosta (3).

Analizzando le rilevazioni dell’Osservatorio dei primi semestri degli ultimi quattro anni dal 2021 al 2024. Nel primo semestre del 2021 l’incidenza media era di 19,7 morti per milione di occupati, nel 2022 di 14,8, nel 2023 di 14,7 e quest’anno è risalita a 15,4.

A finire in “zona rossa“, con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 21,5 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono le regioni Valle d’Aosta, Umbria, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Molise e Calabria. In zona arancione si collocano Emilia-Romagna, Sardegna, Basilicata, Campania, Puglia e Lazio. In zona gialla: Abruzzo, Lombardia, Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte. In zona bianca Veneto, Liguria e Marche.

Nella triste classifica stilata in base ai dati INAIL, la provincia di Trapani si colloca all‘undicesimo posto, a livello nazionale, per incidenza di incidenti mortali, come mostra questa tabella

Tornando a livello nazionale, secondo l’Osservatorio, l’incidenza di infortuni mortali sul lavoro più elevata si registra  nella fascia dei lavoratori ultrasessantacinquenni (87,2), seguita dalla fascia di lavoratori con età compresa tra i 55 e i 64 anni (incidenza 34,5).

Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro nei primi otto mesi del 2024 sono 120 su un totale di 507, con un rischio di morte sul lavoro che continua a essere quasi triplo rispetto agli italiani: gli stranieri registrano 50,6 morti ogni milione di occupati, contro i 18,2 degli italiani che perdono la vita durante il lavoro.

Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro a fine agosto 2024 sono 35, mentre 24 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro.

Alla fine dei primi otto mesi del 2024 è ancora il settore delle Costruzioni a far rilevare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 92. Seguito dalle Attività Manifatturiere (60), da Trasporti e Magazzinaggio (53) e dal Commercio (35).

Il martedì risulta essere anche a fine agosto il giorno più luttuoso della settimana, ovvero quello in cui si sono verificati più infortuni mortali nei primi otto mesi dell’anno (20,1%).

Il totale delle denunce di infortunio è  cresciuto dello 0,9% rispetto ad agosto 2023. Le denunce erano 383.242 a fine agosto 2023, nel 2024 sono passate a 386.554. Il numero più elevato arriva dalle Attività manifatturiere (46.950). Seguono Costruzioni (24.024), Sanità (23.857), Trasporto e Magazzinaggio (22.303) e Commercio (21.548).

Le denunce totali di infortunio delle donne, da gennaio ad agosto di quest’anno, sono state 136.229, quelle degli uomini 250.325.

Le denunce di infortunio in occasione di lavoro (esclusi gli infortuni in itinere) sono 324.191 a fine agosto 2024: 106.534 le donne e 217.657 gli uomini, quelle relative a italiani sono state 256.696, quelle degli stranieri 67.495.

La fascia di età più colpita in occasione di lavoro e in itinere è quella che va dai 45 ai 54 anni con 86.030 denunce (il 22,3% del totale).

 

 

marzo 2014

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