Gibellina è stata proclamata capitale italiana dell’Arte contemporanea per il 2026. Lo ha annunciato stamattina il ministro della Cultura Alessandro Giuli.
La cittadina, duramente colpita dal terremoto del Belice nel 1968, ha vinto con il progetto “Portami il futuro” il titolo introdotto quest’anno dal Ministero della Cultura. In finale era arrivata insieme a Carrara, Gallarate, Pescara e Todi, selezionate tra 23 città che si erano candidate. A Gibellina arriverà un milione di euro stanziato dal Ministero della Cultura per preparare i progetti presentati.
«Esprimo profonda soddisfazione – ha detto il presidente della Regione Renato Schifani – per la proclamazione di Gibellina come Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026. Questo riconoscimento celebra una città simbolo di rinascita culturale e architettonica, un luogo che, dalla tragedia del terremoto, ha saputo risorgere come punto di riferimento internazionale per l’arte contemporanea e l’innovazione creativa. La scelta della cittadina trapanese sottolinea non solo l’importanza storica e culturale di questo Comune siciliano, ma anche l’incredibile contributo della nostra regione al panorama artistico nazionale».
«Gibellina – ha detto la deputata regionale del M5S, Cristina Ciminnisi – si conferma un importante centro di riferimento per l’arte contemporanea in Italia, e non solo. Questo straordinario comune della Valle del Belice ha saputo rinascere grazie all’arte, alla cultura e all’opera di artisti di fama internazionale invitati a a ricostruire la città attraverso interventi artistici e urbanistici unici».
«Esprimo tutta la mia gioia e i miei complimenti per questo importante traguardo per la comunità di Gibellina, che con determinazione e ambizione ha creduto nel progetto. Il nostro territorio – ha concluso Ciminnisi – non ha niente da invidiare a nessuno! Dobbiamo solo difenderlo, tutelarlo, valorizzarlo. Un traguardo che da oggi è anche un ulteriore punto di partenza. Gibellina non è solo un simbolo di rinascita e resilienza, ma un laboratorio vivente, in cui l’arte contemporanea abbraccia la memoria storica per proiettarsi verso il futuro».
Anche il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci ha commentato la notizia: «Mi congratulo con il sindaco Sutera e tutto il gruppo di lavoro che ha saputo condurre la città di Gibellina e il territorio al raggiungimento di questo prestigioso traguardo. Le motivazioni che hanno reso Gibellina capitale risiedono proprio nella sua capacità di coinvolgimento di tutti i comuni della provincia. Parteciperemo concretamente alla realizzazione di questo progetto corale, nella certezza di ricadute importanti anche per la città di Mazara del Vallo. Non dimentichiamo che Mazara ha dato i natali al maestro Pietro Consagra, uno dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea e in questi anni abbiamo lavorato per valorizzarne le sue opere presenti in città. Questa nuova opportunità non farà altro che aumentare la reputazione anche della nostra città e di tutto il territorio in ambito culturale e turistico».
Soddisfazione per la proclamazione di Gibellina è stata espressa dall’assessora comunale alla Cultura di Mazara del Vallo Germana Abbagnato che, su delega del sindaco, aveva partecipato nei giorni scorsi alla cerimonia di presentazione della candidatura di Gibellina a Roma. «Adesso – sottolinea – serve lavorare per rendere questo ambizioso progetto una realtà costruttiva per tutti. Mazara c’è e farà il possibile per dare il suo appoggio e contributo fattivo. Dal mio punto di vista è questo il momento per dare forza e grande riconoscimento al nostro maestro Consagra. Per troppo tempo dimenticato».
Anche il presidente dei deputati di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, Stefano Pellegrino, ha manifestato la sua profonda soddisfazione per la prestigiosa nomina di Gibellina. «Sono immensamente orgoglioso di questo straordinario riconoscimento che premia anni di impegno e dedizione da parte dell’intera comunità di Gibellina – ha dichiarato Pellegrino – . Ho sempre sostenuto e creduto nel il potenziale artistico e culturale di questa comunità e del suo territorio».
«Quello raggiunto oggi – prosegue il capogruppo azzurro – è il risultato di un lavoro corale, che ha coinvolto prima di tutti il Comune, guidato dal sindaco Salvatore Sutera, e la Regione, al cui presidente rivolgo il ringraziamento per l’appoggio convinto che ha manifestato in ogni momento. La collaborazione istituzionale è la chiave per valorizzare le eccellenze del nostro territorio».
Pellegrino ha rivolto un pensiero speciale al senatore Ludovico Corrao, figura storica che ha dedicato la sua vita alla rinascita sociale ed economica di Gibellina: «Ha fatto un instancabile lavoro che ha gettato le basi per trasformare Gibellina in un modello internazionale di sviluppo attraverso l’arte e la cultura».
Queste le motivazioni della giuria che ha decretato la vittoria di Gibellina: “La prima capitale italiana dell’Arte contemporanea, con la sua candidatura, offre al nostro Paese un progetto organico e solido, consegnando all’Italia di oggi un esemplare modello di intervento culturale fondato su valori e azioni che riconoscono all’arte una funzione sociale e alla cultura lo statuto di bene comune. Per la sua capacità progettuale nel riattivare il suo straordinario patrimonio di opere, coniugandone il presente, memoria e futuro, conservazione e valorizzazione, attenzione al locale e ambizione internazionale, per il suo coinvolgimento delle giovani generazioni e della cittadinanza tutta, interpellando il territorio più ampio sulla base di una comune consapevolezza civica, stringendo alleanze con istituzioni pubbliche e private, nazionali e transnazionali, per il fatto di essere città pioniera di ciò che oggi definiamo rigenerazione urbana, e per la capacità di essere insieme una città opera e una città da abitare, per il suo progetto con il quale la città diventerà un grande laboratorio, dove le pratiche e l’energia dell’arte contemporanea saranno chiamate a condividere pensieri e soluzioni sui temi dello spazio pubblico, della comunità, del paesaggio, della sostenibilità, e del capiente concetto di eredità”.