Dopo la riunione tenutasi lo scorso 31 ottobre nella sede vescovile di Mazara del Vallo messa a disposizione dal vescovo Angelo Giurdanella, i sindaci della provincia di Trapani, insieme ai rappresentanti del comparto vitivinicolo siciliano, esprimono la loro profonda preoccupazione per la crisi senza precedenti che sta colpendo il settore vitivinicolo in Sicilia e chiedono interventi immediati al governo e al parlamento regionale.
Questo comparto strategico, vitale per l’economia locale, è attualmente minacciato da una combinazione di fattori, tra cui la crisi economica globale, eventi climatici avversi come la peronospora nel 2023 e la siccità nel 2024, che hanno portato a un drastico calo della produzione.
“In recenti incontri con parlamentari e organizzazioni di categoria, abbiamo ricevuto – dicono i sindaci – rassicurazioni sul fatto che il governo regionale prevede di presentare un maxi emendamento al Ddl 809, destinato a fornire un sostegno concreto al comparto. È fondamentale garantire un primo ristoro per agricoltori e Cantine sociali e ci aspettiamo uno stanziamento di almeno 30 milioni di euro nei prossimi due anni, pari a quello promesso per la vendemmia dello scorso anno”.
I sindaci chiedono un intervento urgente su cinque direttrici principali a partire dal sostegno immediato ai viticoltori: cruciale un intervento economico per le aziende agricole che stanno affrontando perdite significative.
Servono fondi straordinari per sostenere le Cantine sociali a seguito del calo del 60% dei conferimenti delle uve ed è necessario investire in modernizzazione e internazionalizzazione per permettere al vino siciliano di competere sui mercati globali.
I sindaci chiedono anche l’insediamento dell’Osservatorio per vigilare sul rispetto degli accordi di filiera, individuare le prassi commerciali scorrette e l’illegalità dei sistemi di transazione delle produzioni agricole, e la nomina di un commissario per la diga “Trinità” di Castelvetrano per garantire sicurezza idrica e sostenibilità per le attività agricole.