Si conclude con un atto significativo e permanente il progetto “Custonaci: Memorie e Futuro”, attraverso l’inaugurazione di un’installazione artistica firmata da Bruno Melappioni – che era presente – a cui hanno partecipato Fabrizio Fonte, sindaco di Custonaci, Florinda Saieva, fondatrice di Farm Cultural Park, Maria Pia Zichichi, assessora comunale alla Pubblica Istruzione, il parroco di Custonaci Antonio Peraino, rappresentanti di istituzioni e associazioni locali.
L’opera, collocata vicino al porticciolo turistico a Cornino e con lo sfondo di Cala Bukuto, proprio dove, secondo la tradizione, approdò l’icona della Madonna di Custonaci, unisce in un dialogo il marmo locale – pietra identitaria e risorsa preziosa del territorio – con l’acciaio. La scultura raffigura una figura femminile gravida, realizzata in lastra metallica traforata, che emerge da un blocco di marmo di Custonaci, creando una metafora visiva: come Maria, giunta dal mare, anche questa figura incarna la sacralità della maternità e della vita che si rinnova. L’opera richiama la duplice vocazione di Custonaci: quella Mariana, con il suo profondo culto della Madonna che allatta il Bambino, e quella del marmo, elemento distintivo che caratterizza l’identità del territorio.
L’iniziativa è anche un primo passo per la realizzazione di un nuovo spazio culturale, il MAC (Museo di Arte Contemporanea) di Custonaci, un museo “en plein air”, che si inserisce in un più ampio “Percorso museale dell’identità custonacese” che mette già a sistema le realtà esistenti come il Museo Arte e Fede, il Museo del Marmo e delle Grotte e il sito museale della Grotta Mangiapane.
Bruno Melappioni, artista internazionale con quarant’anni di esperienza tra arte, teatro e cinema, ha concepito l’opera come un’installazione dinamica che dialoga con la luce naturale. Le aperture nella struttura metallica creano suggestivi giochi di luce e ombre, che variano durante il corso della giornata, rendendola viva e in costante mutamento.
“Custonaci: Memorie e Futuro” è un progetto del Comune di Custonaci, vincitore del bando dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, e si integra nelle celebrazioni dell’Anno delle Radici Italiane nel Mondo. Partner è stato il Farm Cultural Park di Favara che ha messo a disposizione la propria esperienza, organizzando workshop formativi incentrati sul tema “Il Sud Vola” e selezionando l’artista che ha realizzato l’opera simbolo dell’iniziativa.
Il percorso del progetto ha valorizzato diverse realtà locali: l’Istituto Comprensivo “G. Lombardo Radice – E. Fermi”, l’associazione Noi di Purgatorio, l’associazione folkloristica Cala Bukuto, la Biblioteca Comunale, il Centro Sociale, Legambiente, il Museo del Marmo, l’associazione “La Spincia di Custonaci”, l’Oleificio Gabriele, i Cofano Bikers e tanti volontari che hanno contribuito attivamente alle iniziative che hanno valorizzato le tradizioni e l’identità del territorio.