Impianto fotovoltaico vicino a Gibellina, Lo Curto (Lega): “Proteggere la città da speculazioni che danneggiano il territorio”

La commissaria provinciale leghista ricorda che la Soprintendenza di Trapani ha dato parere negativo

“Gibellina merita di essere premiata quale Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea, ma segnalo la scandalosa approvazione da parte del CTS della Regione Siciliana di un progetto agrovoltaico da realizzarsi nel territorio comunale di Santa Ninfa per complessive 48MWP e relative opere di connessione nel territorio di Gibellina presentato dalla società Tozzi Green SpA di Ravenna.

Lo segnala la commissaria provinciale della Lega, Eleonora Lo Curto, che prosegue: “Apparentemente la ditta avrebbe tutte le carte in regola, vista la positiva esitazione della procedura di VIA e del consequenziale D.A.173/Gab del 17/5/24 con i quali la Tozzi Green ottiene il lasciapassare per la realizzazione dell’impianto di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica.

“Il problema tuttavia che mi fa urlare allo scandalo – afferma Lo Curto – è che nel dare il parere favorevole il Comitato tecnico scientifico della Regina non valuta come ostative le ragioni ed argomentazioni rilevate sia dalle Amministrazioni comunali delle due cittadine trapanesi e, cosa assai grave, soprattutto il parere negativo della Soprintendenza per i beni Culturali ed Ambientali di Trapani espresso nella nota dello scorso 19 settembre della Soprintendente Fontana”.

Secondo la commissaria provinciale della Lega, “sorprende non poco come non siano state prese in esame le motivazioni che hanno determinato il parere negativo della Soprintendenza di Trapani che, con chiari riferimenti normativi e considerazioni di buon senso a tutela del nostro territorio, mette nero su bianco tutte le ragioni contrarie alla realizzazione dell’impianto”.

“Nel parere – spiega Lo Curto – è scritto che l’impianto si estende quasi quanto l’abitato attuale di Gibellina nuova, in aderenza al centro abitato, ai monumenti di Arte contemporanea, al “Sistema delle Piazze” tutelato ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 42/2004, all’importante Museo di Arte Contemporanea intitolato a Ludovico Corrao. Le proposte di mitigazione visivo-paesaggistica e di compensazione della ditta Tozzi Green, richieste dall’Assessorato, non eliminano le criticità rilevate dalla Soprintendenza in più documenti ricordati nel parere e, cosa non meno importante da sottolineare rispetto alle violazioni di norme, è che nel parere la Soprintendente Fontana esprime una valutazione che prende in esame la storia, la cultura, l’identità perduta e a fatica ricostruita dai cittadini di Gibellina dopo il terremoto, grazie allo straordinario impegno e alla capacità visionaria di Ludovico Corrao”.

“Il Museo di Arte Contemporanea intitolato proprio a Corrao espone oltre 400 opere che artisti di fama internazionale hanno donato e che, insieme, alle altre opere d’arte disseminate nella città, fanno di Gibellina un museo policentrico e una comunità consapevole del valore dell’Arte quale forza motrice del futuro e dell’economia”.

“Tra le righe del parere si legge, infatti, un sentimento di profonda indignazione nei confronti della Tozzi Green che ha proposto un leggero arretramento dell’impianto dal centro di Gibellina. Come opera di mitigazione a ridosso del Museo intitolato a Ludovico Corrao, il D.A.173/Gab del 17/5/24 di Valutazione Ambientale ha prescritto il posizionamento dei pannelli solari in modo da richiamare il famoso Cretto di Burri. Si produrrebbe un falso, lo squallido falso di un’opera d’arte che si stende come un sudario a seppellire i morti e i resti della città che il terremoto ha cancellato ma che, grazie a quell’opera, restano vivi e incrollabili per sempre.

Una “geniale idiozia, una stupida furbata, un’impostura ingannevole – la definisce l’esponente della Lega – per rendere verosimile l’impossibile e prendersi gioco anche del dolore e della morte che il tempo non cancella e che il Cretto di Burri preserva come solo l’Arte, quella vera, sa fare.

I terremoti sono drammatici fenomeni naturali, ma la realizzazione di un impianto mostruoso, qual è quello della Tozzi Green, produrrebbe al territorio danni permanenti e irreversibili persino peggiori di quelli scatenati dalle scosse telluriche. Ciò che stride, in questa vicenda è l’assordante silenzio della politica che sembra ignorare del tutto la questione. Di certo è inimmaginabile che nessun deputato sappia ed è sconcertante che nessuno, ad oggi, abbia fatto sentire la propria voce a tutela del territorio ma anche della legittimità del parere espresso dalla Soprintendenza.

“Per quel che mi riguarda – conclude Eleonora Lo Curto – ho già preannunciato a Giusy Savarino, nuovo assessora regionale al Territorio e Ambiente, una mia visita nei prossimi giorni e sono certa, conoscendola molto bene, che saprà prendere le giuste decisioni.

Dobbiamo sostenere la candidatura di Gibellina a Capitale italiana dell’Arte contemporanea e il modo migliore per farlo è di mettere al riparo la piccola e fragile cittadina dalle aggressioni e speculazioni economiche di chi guarda al proprio interesse, senza riguardo alcuno all’inviolabile diritto di costruire e progettare il proprio futuro salvaguardando il paesaggio, i beni culturali, la propria storia e la propria identità”.

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