Non avrebbe dovuto effettuare quel volo in notturna, il trentatreenne capitano pilota Fabio Altruda morto il 13 dicembre 2022 nello schianto del suo caccia Eurofighter Typhoon durante l’avvicinamento all’aeroporto di Trapani Birgi, sede del 37° Stormo dell’Aeronautica Militare. VIDEO
Lo sostiene la Procura di Trapani nella richiesta di incidente probatorio presentata al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani nell’ambito dell’inchiesta che vede iscritti nel registro degli indagati l’allora comandante del 37° Stormo, colonnello Daniele Donati, e il maggiore Andrea Maida, capo pattuglia di quella missione.
Dagli accertamenti esperiti, emergerebbe che il pilota, di ritorno da un volo operativo all’aeroporto militare di Istrana, vicino Treviso, insieme al collega Maida, non fosse in possesso delle abilitazioni – perché scadute – al volo in “formazione stretta” e in orario notturno, come avvenne. Condizioni note, secondo gli inquirenti, ad entrambi gli indagati che avrebbero dovuto, quindi, impedire che Altruda volasse quella sera.
La “formazione stretta” viene utilizzata solo in casi particolari dagli aerei da combattimento perché limita notevolmente le capacità di manovra e di reazione dei velivoli se non usata in sincronia. Inoltre può essere adottata solo con condizioni atmosferiche favorevoli, cioè con buona visibilità e in assenza di vento.
La scelta della “formazione stretta” era stata determinata, secondo la ricostruzione degli inquirenti trapanesi, da un’avaria al sistema TACAN, cioè “al sistema di navigazione aerea a breve raggio che – ha spiegato l’avvocato Fabio Sammartano, legale della famiglia Altruda – fornisce informazioni al pilota su angolo e distanza da seguire, da una stazione a terra, garantendo con precisione e continuità indicazioni di rilevamento e distanza che vengono visualizzate nel pannello degli strumenti del velivolo.
Proprio per meglio fare luce su tutti gli aspetti all’origine del disastro aereo il procuratore Gabriele Paci e la sostituta procuratrice Antonella Trainito hanno avanzato la richiesta di incidente probatorio sulla quale si dovrà pronunciare il giudice con la eventuale nomina di un perito.