Crisi settore vitivinicolo: i sindaci di Marsala, Petrosino e Mazara chiedono interventi urgenti alla Regione

Problematiche senza precedenti a causa della siccità e delle avversità climatiche

Il settore vitivinicolo della Sicilia occidentale, pilastro dell’economia locale, sta affrontando una crisi senza precedenti a causa della siccità e delle avversità climatiche degli ultimi due anni. La produzione di uva ha subito un calo del 75%, compromettendo la sostenibilità delle aziende agricole e delle Cantine sociali. La resa media attuale è di circa 40 quintali per ettaro, una quantità insufficiente anche solo a coprire i costi di produzione. Non si parla solo di profitti mancati, ma di una vera e propria lotta per la sopravvivenza: i fornitori non vengono pagati, i lavoratori stagionali restano senza occupazione e le famiglie faticano a trovare un sostegno economico per andare avanti.

I sindaci di Marsala, Petrosino e Mazara del Vallo chiedono con forza l’istituzione di un tavolo tecnico urgente presso la Presidenza della Regione Siciliana, con la partecipazione della deputazione trapanese, di una rappresentanza dei Consigli comunali, delle associazioni di categoria, delle Istituzioni locali e dei rappresentanti delle aziende vitivinicole.
L’obiettivo è discutere e attuare misure immediate per fronteggiare l’emergenza.

“Chiediamo – scrivono i sindaci Anastasi, Grillo e Quinci – interventi immediati sia da parte del Governo regionale che di quello nazionale, per evitare conseguenze irreversibili per l’economia e la tradizione vitivinicola della nostra regione”.

I sindaci avanzano alcune proposte concrete per fronteggiare la crisi: distribuzione dei fondi già disponibili, nelle norme nazionali e regionali di riferimento, per il ristoro parziale dei danni subiti dalle aziende viticole a causa della peronospora e degli eccessi termici del 2023; stanziamento di fondi straordinari per sostenere le aziende viticole colpite nel 2024, garantendo così la sopravvivenza del settore; attivazione di misure straordinarie per l’irrigazione e la gestione idrica per limitare i danni della siccità e salvaguardare le coltivazioni; elaborazione di un piano di emergenza per il recupero e la protezione del territorio, con l’obiettivo di preparare il settore vitivinicolo alle sfide future.

Si propone anche l’attivazione di misure straordinarie di intervento per compensare le perdite di reddito delle imprese viticole, tramite la concessione di un aiuto de minimis. Ciò consentirebbe di dare respiro finanziario alle imprese viticole colpite duramente dalla crisi, contribuendo alla loro stabilizzazione economica e alla salvaguardia dell’intera filiera; la ristrutturazione del debito e l’accesso al credito per le Cantine sociali.

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