Bollette EAS nel Trapanese, l’AGCM dà ragione a Federconsumatori

Per consumi fatturati dopo l'1 gennaio 2020 e risalenti ad oltre due anni dalla data di emissione delle fatture

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ribadito la scorrettezza delle pratiche commerciali di EAS, l’Ente Acquedotti Siciliani in liquidazione coatta, evidenziate da Federconsumatori Sicilia nel suo esposto del 29 aprile 2022 (inviato sia all’AGCM che all’ARERA).
In quell’esposto Federconsumatori dava voce a numerose segnalazioni provenienti da utenti EAS residenti nelle province di Trapani e Messina.

Il pronunciamento dell’Antitrust apre le porte per una ulteriore maxi multa a EAS, dopo quelle già irrogate da AGCM e ARERA per un totale di circa 1,2 milioni di euro.

Tutto parte dal comportamento scorretto di EAS che, nel 2020 e 2021, non ha riconosciuto a molti utenti, associati a Federconsumatori, il diritto alla prescrizione breve dei crediti relativi a consumi fatturati dopo l’1 gennaio 2020 e risalenti ad oltre due anni dalla data di emissione della bolletta.

L’AGCM, a luglio 2022, ha dato ragione a Federconsumatori dichiarando che il comportamento dell’EAS costituiva una pratica commerciale scorretta, cosa che ha portato ad una multa. L’EAS ha presentato ricorso al TAR Lazio e ha inviato agli utenti una seconda comunicazione. Tale seconda comunicazione, secondo l’Ente, risolveva le criticità evidenziate dall’AGCM, tornando a chiedere il pagamento delle bollette prescritte.

Federconsumatori Sicilia ha contestato questa seconda richiesta e l’Autorità ha dato per l’ennesima volta torto all’EAS perché l’azienda in liquidazione continua a non fornire i dati e gli elementi necessari ai consumatori per verificare l’entità e l’effettività di quanto dovrebbero pagare.

EAS, infatti, non fornisce né la lettura dei contatori dell’acqua, né un calcolo dei consumi verificabile dall’utente, né spiega per quale motivo la prescrizione breve dei due anni dovrebbe essere interrotta. Tutto ciò, precisa l’Autorità, porterà ad una nuova multa che avrà un importo, ancora da calcolare, compreso tra 10.000 e 10.000.000 di euro.

“A prescindere dall’importo finale della multa – afferma il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – quello che ci interessa è che l’AGCM ha ribadito nuovamente che la nostra tesi era corretta: i cittadini non devono pagare le multe andate in prescrizione e, più in generale, l’EAS non può emettere bollette che non contengono chiare indicazioni sui consumi degli utenti”.

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