Erice, dai Seminari sulle Emergenze planetarie un progetto per prevenire gli incendi

Un progetto pilota con tecnologia avanzata troverà applicazione ad Erice

Gli incendi che devastano ampie zone del pianeta sono stati uno dei temi trattati, per la prima volta, nel corso della 56esima sessione dei Seminari internazionali sulle Emergenze planetarie svoltasi dal 10 al 14 agosto a Erice. Cento scienziati ed esperti si sono riuniti nell’aula Dirac della Fondazione “Ettore Majorana” per presentare i risultati delle proprie ricerche.

Gli studi approfonditi e le ricerche sull’argomento hanno dato vita a un progetto pilota di prevenzione che troverà applicazione ad Erice e che si fonda sull’uso della tecnologia più avanzata, con telecamere termiche e informazioni satellitari, finalizzata alla prevenzione dei roghi.

La sperimentazione, promossa dalla Fondazione Majorana in collaborazione con il CAI (Club Alpino Italiano) e il Comune di Erice, vedrà l’impiego di droni equipaggiati con videocamere in grado di registrare immagini in tempo reale. Questi dispositivi avranno il compito di sorvegliare vaste aree boschive per individuare tempestivamente eventuali focolai d’incendio e intervenire prima che possano ampliare la loro portata.

I droni saranno gestiti da personale qualificato che opererà in coordinamento con la sala di videosorveglianza della Protezione Civile e la Polizia municipale di Erice.

La Fondazione “Ettore Majorana” ha anche annunciato che esperti di Ecologia e prevenzione degli incendi dell’Istituto collaboreranno con alcune Università americane per sviluppare ulteriori strategie di monitoraggio e intervento, consolidando Erice come modello di gestione innovativa e sostenibile delle risorse naturali.

Fabrizio Zichichi, figlio del fisico Antonino e responsabile organizzativo della sessione ha dichiarato: «Sono particolarmente felice di constatare come lo spirito che quaranta anni fa guidò mio padre e gli scienziati suoi colleghi continui a trovar terreno fertile tra i partecipanti a Emergenze, tanto tra quelli che qui sono già stati, e quindi ne costituiscono memoria storica, e chi, invece, partecipa ai Seminari per la prima volta, portando con se nuove prospettive utili ad arricchire il dibattito e il confronto. Sempre nel segno di una Scienza al servizio dell’uomo e non delle nazioni».

Tanti i protagonisti delle giornate e tra questi i professori William Barletta, del Dipartimento di Fisica del Massachusetts Institute of Technology, e Carmine Difiglio della facoltà di Ingegneria e Scienze naturali dell’Università Sabanci di Istanbul.

Cristian Galbiati, del Physics Department della Princeton University, responsabile scientifico della Emergenze planetarie, ha chiuso i seminari: «Questa è la seconda edizione svolta in presenza dopo il disastroso stop imposto dal Covid – ha detto – quando ci trovammo costretti ad interrompere questo importantissimo laboratorio di ricerca. Siamo tornati in carreggiata con oltre cento scienziati giunti alla Fondazione Majorana da tutti i continenti per dibattere su studi e ricerche condotti sempre con il massimo rigore scientifico».

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