La passeggiata al lungomare di Trapani, buona fortuna! [REPORTAGE]

Giovedì inizieranno i lavori di messa in sicurezza di 30 metri di muretto e della spiaggia sottostante

Trapani è la città delle emergenze, ma è anche una città fortunata. Non perchè baciata dal sole, accarezzata dal vento, rinfrescata dal mare e tutte quelle esclusive peculiarità che la natura ci ha regalato, no, questi sono elementi che non possono né aumentare né diminuire la buona sorte di questa città, sono così da secoli e, purtroppo per noi trapanesi, ce ne siamo talmente abituati che ormai, non ci facciamo più caso.
Non riusciamo più ad apprezzare un tramonto alla litoranea col sole che bacia l’orizzonte lambendo la sagoma delle Egadi. Non riusciamo più a fermarci sulle Mura di Tramontana ad ammirare lo skyline di questa città falcata ed immaginarlo, nella sua seghettata irregolarità, colorato a pastello con intonaci vivaci piuttosto che con malte sbiadite e  sgretolate dal maestrale. Non riusciamo più a sentire il rumore del mare, il garrire dei gabbiani nel vento, e lasciamo che questa immeritata fortuna se la godano i tanti turisti che da aprile a novembre vengono a Trapani per rubare la nostra generosa quotidianità.

Trapani è fortunata invece, perchè finora non è morto nessuno! E’ questa la considerazione da fare dopo che ti sei concesso una salutare e rinfrescante passeggiata serale sul marciapiede “ad ostacoli” del lungomare Dante Alighieri.

i pali sulla sabbia ed il nastro bianco e rosso

Giusto la settimana scorsa mercoledì 17 luglio, intorno alle 20.30, ritornando a casa da questa mia abituale passeggiata, all’altezza del palazzo Riccio di Morana, sede di rappresentanza della Provincia di Trapani, che si affaccia con il suo grigio prospetto posteriore proprio sul lungomare, scorsi e cordialmente salutai due suore dell’attiguo Istituto Santa Maria Goretti. Le due sorelle chiacchierando tra loro, erano sedute sul muretto della litoranea per godere, dopo una giornata di lavoro e di preghiera, di questi doni del Signore di cui ho appena accennato. Sole, vento, mare, tramonto, colori intensi rovinati però, da una pesante lastra di marmo e svariati mattoni che si erano staccati da una malandata colonnina del muretto, che per la prolungata incuria, negli anni si era sgretolata.
Ho chiesto così, alle due suore se sapessero quando fosse accaduto questo crollo e se soprattutto, se si fosse fatto male qualcuno. Loro con un cordiale sorriso mi hanno risposto che, ringraziando il Signore, nessuno era inciampato su tutti quei i detriti che erano sparsi sul marciapiede, e che del cedimento del muretto, avvenuto qualche ora prima, avevano già avvisato i Vigili Urbani.
Feci un sospiro di sollievo e tra me e me pensai: “Meno male che il muro è venuto giù dal lato del marciapiede, pensa cosa avrebbe potuto provocare la caduta dall’altezza di 5 o 6 metri se il muretto fosse crollato dall’altro lato, dove sotto c’è la spiaggia e i bagnanti.

transenna sul lungomare Dante Alighieri

Lunedì sera 22 luglio, dopo l’ariosa passeggiata sul lungomare, ho preso atto dell’intervento della Protezione Civile che, con le sue transenne (a quanto pare infinite, visto che in città sono dappertutto) ha “messo in sicurezza” il luogo del crollo inibendone l’accesso ai cittadini. Almeno questa era l’intenzione visto che, le transenne sul lungomare, non hanno inibito nessuno e i turisti hanno continuato ad utilizzare il muretto, ormai alleggerito dai tubi arrugginiti, per sedervici sopra. Discorso diverso per la spiaggetta sottostante. Lì hanno piantato dei pali nella sabbia sui quali hanno arrotolato l’impenetrabile nastro di plastica bianco e rosso che però, in meno di una settimana, non è riuscito a contenere l’abbattimento di uno di questi pali.

i pali sulla sabbia ed il nastro bianco e rosso

Allarmato da tutto questo, nella mattinata di martedì 23 luglio, chiedo lumi all’assessore alla Protezione Civile Emanuele Barbara che, per non invadere campi altrui, mi consiglia di rivolgermi all’assessore ai Lavori Pubblici che sta seguendo la vicenda.
Nel corso di una breve chiacchierata, l’assessore Vincenzo Guaiana così, mi rassicura che, secondo il sopralluogo fatto dai tecnici del Comune e della ditta incaricata dalla Protezione Civile, intervenuti già da giovedì scorso, il muretto non è imploso spontaneamente ma è stato vandalizzato. Evidentemente la prima impressione che ho avuto passando da lì il giorno prima era del tutto sbagliata, meglio così. Il tufo all’interno della colonnina non si era sbriciolato per le infiltrazioni e la pressione del metallo arrugginito dei tubi infilati nel muretto. I mattoni di pietra viva che coprono il tufo interno non si erano staccati da soli per incuria al logorio del tempo, ma qualcuno deve aver agito con forza e violenza sulla struttura, lasciando tutti i calcinacci, pietre e balàte di marmo sul marciapiede.
Il grosso, come si evince dalla foto, è stato tolto ma il resto è rimasto lì. In compenso ora ci sono le transenne a limitare sia l’accesso al muretto che la passeggiata dei pedoni.

il muretto imploso sul lungomare Dante Alighieri

L’assessore ci ha tenuto poi ad informarmi che i lavori di rifacimento e di definitiva messa in sicurezza di quella trentina di metri di muretto del lungomare inizieranno giovedì 25 Luglio 2024. Come si svilupperà il cantiere a “mare, vento e cielo aperto”, lo scopriremo solo vivendo. Saranno sostituiti i tubi arrugginiti? Sarà sostituito il marmo che proprio questa ruggine ha fatto letteralmente esplodere? Potranno i pedoni utilizzare il marciapiede del lungomare per le loro passeggiate?  Si potrà continuare a parcheggiare le auto sulle strisce blu a pagamento in prossimità dell’allestendo cantiere o lo spazio degli stalli sarà utilizzato dai pedoni in caso di chiusura del marciapiede? Cosa accadrà invece, sulla spiaggia sottostante e sulle mura del bastione nel periodo dei lavori? Per il momento non lo sappiamo.

la spiaggia recintata per “sicurezza”

Possiamo soltanto inserire anche questo intervento fra i tanti che questa amministrazione comunale sarà “costretta” ad operare “in emergenza”, visto che i lavori di ripristino e manutenzione ordinaria del muretto della litoranea sono fermi da tempo immemorabile. Ogni tanto, con fantasiosa ed imprevedibile spontaneità, hanno sostituito qualche tubo che nel tempo è tornato ad arrugginirsi. Hanno sostituito qualche lastra di marmo qui e là, e solo ultimamente, sembra che abbiano almeno iniziato a contare gli interventi necessari da eseguire. Ho notato che la maggior parte dei tubi ammalorati è stata rimossa e nel contempo qualcuno ha cominciato a numerare e pitturare con la vernice rossa le mattonelle del marciapiede prospicente ai tratti di muretto ammalorato.
Di operai ne abbiamo visti ben pochi, e come capita in questa città che non riesce a programmare l’ordinaria amministrazione… “tanto niente e tanto assai”, presto, nel bel mezzo dell’estate, sul nostro bellissimo lungomare, vanto della città, per il piacere e l’ammirazione di tutti i turisti ed i trapanesi, spunteranno come funghi nel bosco, tutti quei cantieri di lavoro che, in autunno o in inverno non avrebbero dato fastidio a nessuno.
Di passeggiate, forse per un bel pezzo ne potremo fare ben poche. Prima però che questi fantomatici cantieri possano creare intralci, in questi giorni, se volete concedervi una passeggiata sul lunghissimo marciapiede del lungomare, attenti agli ingombranti piedistalli dei segnali stradali mobili. Lunedì sera ne ho contati ben otto, e non riguardano i pedoni, ma gli automobilisti. Segnali stradali per i divieti di sosta del 4 e 5 agosto prossimi che, come al solito, sono stati collocati in uno spazio riservato ai pedoni e che, con i loro piedistalli bloccati al suolo da sacchi arancioni pieni di sabbia, occupano quasi la metà della larghezza del marciapiede. In quei giorni vi ricordo che sarà interdetta al traffico ed alla sosta tutta la piazza Vittorio Emanuele ed il tratto di Lungomare Dante Alighieri che va dall’incrocio con via Scudaniglio all’incrocio con via Palmerio Abate. In quel tratto di strada attualmente insistono 36 stalli a pagamento, 2 stalli per disabili e nella zona senza strisce blu, possono parcheggiare liberamente (le ho contate ieri sera) altre 21 vetture. Le auto sfrattate e raminghe di piazza Vittorio Emanuele invece, non so quante potranno essere, nè tanto meno dove andranno a parcheggiare. C’è solo da augurarsi che le persone che assisteranno all’evento musicale organizzato da privati col patrocinio oneroso del Comune (tramite la sponsorizzazione della partecipata ATM) siano tante quante, se non di più, di tutti i trapanesi sottoposti a sacrifici logistici per sopperire a questi divieti di sosta e di circolazione.
E poi se Dio vuole, arriveranno i cantieri? boh!
Speriamo bene, in fondo Trapani è una città fortunata, i trapanesi un po’ meno.
Buona Trapani a Tutti.

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