Si è conclusa l’udienza preliminare del processo “Scialandro” che vede alla sbarra 18 imputati accusati di far parte dell’associazione mafiosa Cosa Nostra nella provincia di Trapani. Condotta da Dia, Carabinieri e Polizia nell’ottobre 2023, coinvolse in totale 31 soggetti, con accuse che vanno dall’associazione mafiosa all’estorsione e all’intestazione fittizia di beni.
Dieci soggetti hanno chiesto e ottenuto il rito abbreviato, con udienze fissate per il 12, 19 e 26 settembre davanti al gup di Palermo. Sono Gaetano Barone; Giuseppe Costa, Santo Costa, Luigi Guarano, Carlo Guarano, Andrea Internicola, Paolo Magro, Giuseppe Maltese, Vito Manzo e Roberto Melita.
Gli altri otto imputati – Pietro Armando Bonanno, Gaetano Gigante, Francesco Lipari, Giuseppe Maranzano, Mario Mazzara, Mariano Minore, Francesco Todaro e Giuseppe Zichichi – hanno optato per il rito ordinario e il dibattimento inizierà il 17 ottobre al Tribunale di Trapani.
Tra gli accusati di spicco figurano Pietro Armando Bonanno, Giuseppe Costa e Carlo Guarano, ex vice sindaco di Custonaci, accusati di aver ricoperto ruoli di rilievo all’interno dell’organizzazione criminale. Le accuse nei confronti degli imputati includono l’associazione mafiosa, l’estorsione, il traffico di droga e il controllo di attività economiche.
Tutte le parti civili che avevano fatto richiesta all’avvio dell’udienza lo scorso 11 luglio sono state ammesse. Unico Comune a costituirsi è stato quello di Custonaci relativamente ai possibili danni subiti “all’ordine pubblico, al buon andamento della pubblica amministrazione, alla propria immagine, allo sviluppo turistico, alle attività produttive ad esso allegate e al resto di tutte le attività produttive a causa della presenza e l’operatività dell’organizzazione nel territorio comunale. Condotte di reato che avrebbero – come rappresentato dal legale incaricato dall’amministrazione comunale – determinato un grave pericolo per l’integrità e l’incolumità fisica dei cittadini di Custonaci, alterando gravemente le condizioni del mercato del lavoro e della libertà delle imprese.
L’udienza preliminare si è svolta nell’Aula Bunker B2 del carcere “Pagliarelli” di Palermo. Tutti gli imputati sono attualmente in custodia cautelare in carcere.