Il centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, giovane deputato socialista brutalmente ucciso a Roma da squadristi fascisti, sarà ricordato a Marsala con due iniziative. Matteotti fu eliminato perché osò denunciare la corruzione e i brogli elettorali del governo di Benito Mussolini, agli inizi della nascente dittatura.
Domani, 4 giugno, alle 20.30, al cinema Golden, sarà proiettato il film “Il delitto Matteotti”, realizzato nel 1973 dal regista Florestano Vancini. Lunedì 10 giugno, alle ore 18.30, in piazza Matteotti (Porta Mazara), in prossimità della targa, avrà luogo la posa della bandiera tricolore e di una corona di alloro.
L’iniziativa nasce da un comitato spontaneo con l’intendimento di valorizzare la conoscenza dell’uomo politico Matteotti, vero simbolo di antifascismo. Del comitato fanno parte l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani), il Partito Socialista Italiano, Europa Verde, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, le associazioni Libera, Andè, Archè Onlus, CIF (Centro Italiano Femminile), Amici del terzo Mondo, Con Te Donna, Legambiente Sicilia, Fidapa, Il Rumore delle Idee, Sapori & Colori, Storia Patria e le organizzazioni sindacali CGIL, UIL e USB.
“La commemorazione dei 100 anni dall’uccisione di Matteotti – dice il segretario del PSI a Marsala Antonio Consentino – non rimarrà un fatto isolato. Questo è un comitato spontaneo che ci sarà anche in futuro, che farà avvertire la propria presenza, ogni qualvolta sarà utile e/o necessario, nel nome di Giacomo Matteotti il cui coraggio, anche a costo della sua vita, non potrà mai essere dimenticato. È necessario che le giovani generazioni sappiano fino in fondo chi è stato Matteotti e cosa ha rappresentato nell’ottica antifascista e quanto fondamentale sia il bene della libertà individuale. Sandro Pertini diceva che la più imperfetta delle democrazie è sempre preferibile alla più perfetta delle dittature.
Auspichiamo che i cittadini partecipino in massa ai due appuntamenti per rendere onore ad un eroe politico che ha pagato a caro prezzo l’avere denunciato, nel suo discorso del 30 maggio 1924 a Montecitorio, i brogli elettorali del neo eletto governo fascista e mostrato il vero volto della strisciante dittatura, fatto di soprusi e prevaricazioni”.