Paceco, torna la Festa per il Parco Baiata

Domenica 19 maggio a partire dalle 9.30

Torna a Paceco, domenica 19 maggio, la Festa per il Parco Baiata organizzata da diverse associazioni del territorio. La manifestazione culturale e ricreativa, che giunge quest’anno alla nona edizione, vuole offrire ai partecipanti un’occasione di incontro con l’ambiente naturale, all’insegna del gioco e del relax, ma anche il modo per fare il punto sul percorso amministrativo per l’istituzione del Parco.

Il programma della giornata prevede l’ingresso all’area dalla via Sapone a partire dalle ore 9.30. Le associazioni promotrici animeranno la festa con una serie di attività.

Le associazioni pro parco Baiata sono
impegnate dal 2011 nel progetto di riqualificazione ambientale e valorizzazione dell’area lacustre del
Baiata le cui potenzialità turistiche potranno anche favorire lo sviluppo economico e occupazionale a Paceco.
L’Assessorato regionale all’energia, nel 2017, ha dato un parere positivo alla realizzazione del progetto del Parco Baiata e, con una convenzione del 2019, ha concesso al Comune di Paceco, in comodato gratuito, una striscia di terreno necessaria per la sua realizzazione.

In entrambi questi documenti l’Assessorato ha indicato alcune prescrizioni. Anche la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, nel 2020, ai fini della successiva autorizzazione paesaggistica, ha suggerito alcuni indirizzi progettuali finalizzati a sottolineare la valenza ambientale e paesaggistica del luogo.
I progettisti, su tali basi, hanno preso atto della necessità di adeguare il progetto preliminare, risalente al 2014, e hanno ritenuto di offrire al Comune di
Paceco, a titolo gratuito, un nuovo progetto rimodulato che è stato consegnato alcuni mesi fa.

Il costo dell’opera è di circa 3 milioni di euro contro i 7 milioni della versione
precedente. “La Giunta comunale e le forze politiche della maggioranza – sottolineano gli organizzatori della Festa – hanno espresso la volontà di dare la massima priorità al progetto del Parco Baiata per ottenere un finanziamento con i fondi europei del FUA. Per sostenere il costo dell’incarico di fattibilità tecnico-economica, inoltre, si potranno utilizzare le risorse già disponibili del
Fondo di rotazione”.
Pare quindi che ci siano tutte le premesse per avviare la progettazione e il finanziamento del progetto. “Speriamo bene”, dicono dalle associazioni che non hanno, in tutti questi anni, smesso di credere nell’importanza di una simile realizzazione.

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