Trapani si ferma a 17: sconfitta a Cividale

Finisce 73-68: si chiude il record di vittorie consecutive

Inizia a ticchettare l’orologio e agli Shark spetta inaugurare questa seconda fase della stagione regolare, testando sé stessa e il valore del girone rosso, a partire dal parquet di Cividale. “Abbiamo la grande occasione di battere una grande squadra. Dobbiamo rimanere in partita più a lungo possibile e, se si presenterà l’occasione, vincere. Vogliamo provarci in tutti i modi”. Queste le dichiarazioni, alla vigilia, di Stefano Pillastrini, coach dei padroni di casa. In fondo, sono parole che riassumono lo stato d’animo di qualunque avversaria che affronterà gli Shark d’ora in avanti: sia in questa fase a orologio, che nei playoff. A fine gara, avrà avuto ragione a motivare così la sua squadra.

Trapani, dal suo canto, è consapevole di essere nel mirino delle contendenti, ma ha consapevolezza della propria forza, a maggior ragione dopo aver recuperato pienamente tutti gli infortunati. C’è in piedi la serie utile di diciassette vittorie consecutive (legata all’essere imbattuta in campo esterno), e c’è l’esigenza di continuare a macinare punti in una classifica che ci si porta dietro fino al primo turno di playoff. Gli Shark arrivano a Cividale con un atipico volo in giornata, ma con la voglia di ribadire la propria supremazia, soprattutto dopo avere conseguito in maniera sofferta gli ultimi tre successi.

Coach Parente sceglie lo starting-five Imbrò, JD Notae, Mian, Mobio e Horton. Sostenuta ad ogni latitudine dai suoi magnifici tifosi, Trapani inizia patendo un problema fisico a Imbrò: Rodriguez viene gettato nella sfida dopo un minuto. Il 5-0 autografato da Lamb per Cividale è segnale della battaglia che attende gli Shark, anche se Mobio decide di rispondere con la stessa moneta (5-5, 4’). Arriva subito il secondo fallo di JD Notae, che realizza il primo canestro della sua partita con una volée assistita da Rodriguez. In linea generale, gli attacchi hanno la meglio sulle difese, anche sfruttando le rispettive transizioni offensive. Il risultato è una serie di canestri in entrambe le metà campo (17-20, 8’), con Trapani che torna a ruotare tanti giocatori già dal primo quarto. Berti, a 56 secondi dalla prima sirena, regala la parità a Cividale. Si va al primo riposo sul 23-22, parziale sigillato da un ottimo canestro di Berti (assist di Redivo).
La performance personale di Lamb è eccellente (in doppia cifra già all’11’, 26-22). Cividale è grintosa (28-22), gli Shark devono stringere in difesa se vogliono rimanere fino in fondo nel ritmo della gara. Renzi sostituisce alla grande Horton (8 punti in meno di 4 minuti sul parquet, 28 pari al 13’), anche Mobio va in doppia cifra e gli Shark sorpassano gli avversari (28-34, 16’) con l’autografo da tre di Fabio Mian. Trapani, adesso, gioca con fluidità, anche se Cividale non molla di un millimetro. L’intervallo più lungo giunge sul 35-41, con la sensazione che gli Shark vadano nello spogliatoio con un buon equilibrio psicofisico e dovendo ancora trovare la verve offensiva migliore con qualcuno di loro.

Il professor Horton ha preferito passare la palla, assumere il ruolo di centroboa e scaricare buoni palloni per i compagni. Potrebbe essere lui l’uomo della seconda parte di gara, magari capace di creare i presupposti per la fuga. Il canestro da oltre 6.75 di Marangon avvicina i padroni di casa e subito dopo si rivede proprio Horton a segno. Gli Shark concedono qualche secondo tiro di troppo, ma complessivamente difendono bene. Non riescono, semmai, a trovare con continuità la via del canestro, ma Mian (altro uomo in doppia cifra) spinge i compagni sul “più 8” (40-48, 28’). Dopo il massimo vantaggio granata (40-49), Redivo sospinge ancora a “meno 3” (46-49, 28’) e il finale di terzo quarto è una scarica di adrenalina dei friulani, rintuzzata dal canestro finale di Renzi da oltre 6.75 (48-54).
Sei lunghezze di vantaggio sono troppo poche per pensare di gestire, e Cividale fa subito capire come lotterà fino allo spasimo, piazzando un parziale di 10-0 (58-54, 33’). Horton ci mette una pezza, ma Cividale è in stato di grazia, costringendo Trapani a un faticoso inseguimento. Con le unghie e con i denti, gli uomini di Parente rimangono attaccati alla gara (63-60, 34’). Cividale vola sul “più 9” (69-60, 36’) e, finalmente, Mian e Marini, dalla lunetta, rompono il digiuno offensivo (69-63, 37’, ma la serata, proprio ai liberi, è negativa). Gli ultimi 120 secondi iniziano sul 71-65. Schiacciata di Horton (assist di Mian), ma è l’ultimo sussulto. Per Cividale è meritata vittoria e per gli Shark arriva la prima sconfitta stagionale esterna (73-68).

Coach Daniele Parente (Trapani Shark): “Complimenti a Cividale, allo staff, alla squadra e all’ambiente. Hanno meritato la vittoria, avevano un livello di energia superiore. Abbiamo commesso troppi errori, poca disciplina sia in attacco che in difesa nei momenti chiave. Se associ questo alle pessime percentuali di tiro, la sconfitta è la naturale conclusione”.

Coach Stefano Pillastrini (Gesteco Cividale): “La nostra priorità era vincere la partita, abbiamo dimostrato che siamo vivi mettendo in campo un’incredibile energia. Abbiamo avuto una pericolosità diffusa in attacco ed abbiamo impedito a Trapani di correre in campo aperto. Oggi possiamo dare il benvenuto a Lamb il cui apporto offensivo è stato determinante. Oggi voglio spendere 2 parole per Berti che è stato strepitoso ed ha dato un gran segnale ai compagni”.

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