Avviato i trasferimenti dopo i disordini scoppiati ieri al Centro di permanenza per i rimpatri di contrada Milo a Trapani.
Nella struttura, attualmente, sono trattenuti 145 cittadini di nazionalità tunisina, egiziana e marocchina, nell’attesa del completamento delle procedure amministrative a loro carico e del rimpatrio nei Paesi di origine.
Dalle notizie al momento disponibili, ieri si sarebbe verificato un ulteriore episodio violento dopo le turbolenze del 22 e 23 gennaio, quando alcuni migranti hanno anche appiccato le fiamme all’interno dei padiglioni, con conseguente intervento dei Vigili del fuoco che hanno domato gli incendi.
I danni ai moduli abitativi sarebbero ingenti e avrebbero ridotto drasticamente, data la dichiarata inagibilità, la capienza del Centro che è di circa 200 posti. Non ci sarebbero stati feriti né tra i migranti, né tra gli operatori della struttura e delle Forze dell’Ordine.
I CPR sono luoghi di trattenimento per cittadini stranieri in attesa dell’esecuzione di provvedimenti di espulsione. Quando non è possibile eseguire con immediatezza l’espulsione con accompagnamento alla frontiera o respingimento, viene disposto il trattenimento. Dopo le recenti modifiche alla normativa, la permanenza prevista all’interno dei CPR è di 6 mesi, prorogabili per ulteriori 12, per un totale di 18 mesi.