Promozione al grado il capitano e conferma al comando della seconda sezione del Nucleo Investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri Trapani per Vito Cito.
Al Reparto Operativo di Trapani dal 2001 dopo diversi anni di servizio al R.O.S. di Palermo, Cito è stato impegnate in importanti indagini contro la criminalità organizzata: tra queste l’operazione “Campus Belli”, contro la famiglia mafiosa di Campobello di Mazara, l’operazione “Cutrara”, contro il clan mafioso di Castellammare del Golfo, l’operazione “Scrigno”, contro le famiglie mafiose di Paceco e Trapani, e le investigazioni connesse con l’arresto del boss latitante Matteo Messina Denaro e i suoi favoreggiatori.
Il suo apporto è stato prezioso anche nell’indagine che ha portato al sequestro preventivo di 2 milioni di euro nei confronti di una società che si era aggiudicata l’appalto per i lavori al porto di Castellammare del Golfo.
Al suo attivo anche la risoluzione di due cold case di omicidio: quello avvenuto nel novembre 1998 nelle campagne trapanesi e, secondo la ricostruzione dei Carabinieri, risolto nel dicembre 2021 con l’arresto del presunto assassino, e quello, in ambito mafioso, dell’uccisione del pastore partannese Michele Lombardo che ha visto la condanna all’ergastolo – quale mandante del delitto – di Domenico Scimonelli, ritenuto uno dei “pizzinari” di fiducia di Messina Denaro, e dei due esecutori materiali del delitto, entrambi divenuti poi collaboratori di giustizia.
Tra i vari casi di omicidio risolti dell’investitore dell’Arma va anche ricordato quello riguardante l’anziano sacerdote Michele Di Stefano, ucciso brutalmente nel 2013 nella frazione di Ummari, risolto dopo soli due mesi con l’arresto dell’autore.
Tra le attestazioni di merito istituzionali che nel corso degli anni sono state attribuite all’ufficiale, spiccano la medaglia di merito per lungo comando rilasciata dal Ministero della Difesa, e la croce d’oro con torre per anzianità di servizio nell’Arma dei Carabinieri rilasciata dal Ministero della Difesa. Per le missioni all’estero ha ricevuto la croce commemorativa per la missione di pace in Kosovo, nell’ambito dell’attività dell’ONU nell’ex Jugoslavia, e la medaglia di bronzo rilasciata dal Ministero della Difesa francese. Più di recente gli è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana.