Turista “maltrattata” in un ristorante, l’associazione Ristoratori Associati Sanvitesi: “Non siamo tutti così”

Gli associati sottolineano che l'accaduto è "lontano dal modus operandi della maggior parte dei professionisti del territorio"

Sullo spiacevole episodio verificatosi a San Vito Lo Capo dove una turista ha denunciato ai Carabinieri di essere stata costretta, dal titolare di un ristorante, al pagamento in contanti del conto senza l’emissione della ricevuta, nonostante fosse stata anche richiesta, interviene l’associazione RAS (Ristoratori Associati Sanvitesi).

Gli associati – in una nota diffusa alla stampa – oltre a prendere le distanze dall’episodio, sottolineando “quanto questo accaduto sia lontano da quello che è il modus operandi della maggior parte dei professionisti del territorio”.

“Nell’ultimo decennio la proposta gastronomica a San Vito lo Capo si è alzata notevolmente, sia professionalmente che qualitativamente – afferma Rocco Pace, presidente della RAS – . Ci dissociamo totalmente da questo ristoratore e da tutti coloro che agiscono in malafede nei confronti degli ospiti che, ogni giorno, frequentano i nostri ristoranti; siamo una categoria che, da molti anni, punta con serietà, costanza ed abnegazione a migliorare la propria attività sia sulla proposta gastronomica sia sull’accoglienza, attraverso confronti, studi ed anche attraverso viaggi che ognuno di noi puo fare. Da anni portiamo avanti una battaglia, quella contro l’abusivismo commerciale, in sinergia con l’Amministrazione Comunale, cercando di monitorare tutto il comparto”.

“È molto facile – avverte Pace – fare di tutta un’erba un fascio. È molto facile puntare il dito su un’intera categoria senza in realtà che ce ne sia davvero motivo. Perché non siamo tutti uguali, per fortuna. Perché sul nostro territorio ci sono moltissimi professionisti (la maggior parte) che svolgono il lavoro del ristoratore con amore, dedizione, cura e responsabilità. Lo facciamo mettendoci la faccia ogni giorno, cercando di offrire un servizio, di trasmettere ai nostri clienti, la passione che anima il nostro lavoro. Lo facciamo nonostante sulle spalle pesino ore e ore di lavoro faticoso. Lo facciamo nonostante siamo costretti a sacrificare le nostre famiglie. Lo facciamo nonostante le grandi difficoltà che incontriamo ogni giorno per i mille problemi che nascono. Lo facciamo nonostante ci ritroviamo spesso soli con il peso dei nostri pensieri.
Ma lo facciamo, soprattutto, perché ci crediamo e amiamo il nostro lavoro e il nostro territorio”.

Il presidente di RAS sottolinea: “Ci sta a cuore sottolineare che questo episodio è frutto solo della NON professionalità e incompetenza di pochi fra un milione, che non rappresentano minimamente la realtà del nostro territorio. Che, invece, è fatta da persone che si svegliano ogni mattina per portare avanti la propria attività con dignità, orgoglio e amore. Quello stesso orgoglio che oggi mi porta a gridare ad alta voce NON SIAMO TUTTI COSÌ e per fortuna molti lo sanno”.

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