Gli archeologi ed esperti sono certi che i due rostri in bronzo recentemente rinvenuti a Levanzo, nel sito della Battaglia delle Egadi, rappresentano solo l’inizio di una serie di scoperte. Le ricerche nel sito della battaglia continueranno per molti anni a venire e potrebbero riservare grandi sorprese. Queste considerazioni sono emerse durante un incontro svoltosi all’ex Stabilimento Florio nell’ambito delle Serate alla Tonnara, un evento organizzato dalla Soprintendenza del Mare della Sicilia in collaborazione con la Società per la Documentazione dei Siti Sommersi, il Comune di Favignana e l’Area Marina Protetta delle Egadi.
Secondo Ferdinando Maurici, soprintendente del Mare della Sicilia, è probabile che i due rostri non rappresentino gli ultimi reperti recuperati. L’area delle Egadi è stata un punto di passaggio importante nel corso dei secoli, quindi ci si può aspettare reperti sia relativi alla Battaglia delle Egadi che a epoche diverse.
Roberto La Rocca, archeologo subacqueo della Soprintendenza del Mare, ha sottolineato che le recenti scoperte sollevano nuove domande che richiederanno ulteriori indagini. L’obiettivo è comprendere meglio le dinamiche della battaglia e contribuire a scrivere una nuova pagina della storia siciliana.
Francesca Oliveri, archeologa coinvolta nelle ricerche, ha notato che ogni anno porta nuove sorprese e nuovi reperti. Ogni scoperta aggiunge tasselli alla comprensione del sito e della battaglia.
Mario Arena, coordinatore della Società per la Documentazione dei Siti Sommersi, ha sottolineato che le ricerche continueranno per decenni. Vista la vastità del sito e l’enormità della battaglia, si prevede di recuperare ancora molti reperti.
L’ex Stabilimento Florio di Favignana avrà un ruolo centrale in queste ricerche. Il Comune di Favignana sta pianificando di ampliare lo spazio dedicato alla musealizzazione per accogliere i futuri reperti recuperati. Inoltre, si sta lavorando a un progetto che coinvolgerà i giovani egadini, permettendo loro di svolgere il ruolo di guide e partecipare a laboratori legati al patrimonio e alla storia dell’area.
Le ricerche e le scoperte nel sito della Battaglia delle Egadi rappresentano un importante contributo alla comprensione della storia e del patrimonio marittimo della Sicilia, e si prevede che continueranno a offrire nuove informazioni nei prossimi decenni.