“Io non scavalco”, quando il calcetto diventa inclusione

I ragazzi del quartiere Sappusi e gli educatori de Lisola e dell'I.C. Sturzo Asta si sfidano con la finalità, attraverso il gioco, per incentivare una condivisione ludica del tempo e una riqualificazione democratica e civile degli spazi del quartiere

“Garage 41” è il nome del progetto sociale, rivolto ai ragazzi di confine, voluto e ideato da Peppino Lentini, Clown Dottore dell’associazione “Lisola Onlus” di Marsala ed Educatore professionale e referente provianvia di Trapani di APEI (Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani). L’iniziativa si rivolge a tutti i ragazzi, dai 12 ai 25 anni, con l’obiettivo di permettere una riqualificazione sociale e culturale attraverso attività ludico educative pensate e realizzate su misura per loro.

Il nome prende spunto proprio dal “garage”, tipico luogo di ritrovo per i ragazzi di quartiere, che spesso risulta essere uno spazio in cui sogni e ambizioni si incontrano e i giovani prendono spunto per esaltare le loro qualità artistiche, sportive e professionali.

«Il garage, per me e per molti dei miei amici, ha assunto il significato simbolico di un luogo protetto in cui riunirci per condividere attività, giochi, mestieri, gioie e dolori dell’età adolescenziale», afferma Peppino Lentini. L’ideatore del progetto, infatti, ha preso ispirazione dalla sua stessa esperienza e le sue parole permettono di comprende a pieno quanto un semplice spazio comune, come un garage, possa avere un profondo valore percepito per un ragazzino cosiddetto “di confine”, dove il confine è – forse – tra la società e la definizione che essa voglia fare dei suoi “margini”.

Significative continuano ad essere le sue parole: «Da sempre la strada è stata la mia cattedra d’insegnamento itinerante, dove attraverso lo sport, la pedagogia e la condivisione delle esperienze di vita, ho avuto modo di crescere e ho deciso di utilizzarlo come luogo per aggregare e formare diversi giovani della nostra città.

In un contesto sociale arido di idee e iniziative a favore della popolazione adolescente, noi de Lisola, insieme ad altri operatori “attivi” della nostra città, ci siamo assunti l’onere di dedicare il nostro tempo e la nostra professionalità ai ragazzi di “confine”, termine inteso come ragazzi ai margini della società che nessuno vuole.

Tra le varie iniziative che avranno luogo presso “Garage 41” va menzionata “Io non scavalco”: che fa parte di una rosa di progetti ideata per la riqualificazione socio educativo e pedagogica dei ragazzi del quartiere Sappusi, da tempo “abbandonati” al loro destino.

Io non scavalco, nello specifico, prevede una partita di calcetto settimanale tra i ragazzi del quartiere Sappusi e gli educatori de Lisola e dell’I.C. Sturzo Asta con la finalità, attraverso il gioco, di incentivare una condivisione ludica del tempo e una riqualificazione democratica e civile degli spazi del quartiere – spesso furtivamente utilizzati dai ragazzi. Il gioco, del resto, ha avuto e continua ad avere una notevole rivalutazione per ciò che riguarda il suo valore pedagogico e anche una semplice partita di calcetto, fatta di regole e impegno, può essere in grado di educare i ragazzi al rispetto, all’impegno, alla costanza. Ma ciò che più si desidera è di trasmettere solidarietà, affetto, amicizia con la speranza che questi ragazzi possano sentirsi sempre più parte attiva e di valore del nostro tessuto sociale.

«Da educatore di strada sono dell’idea che l’adulto di riferimento debba vivere e condividere le esperienze con i suoi allievi, costruendo dal basso le fondamenta per un progetto educativo fondato sulla fiducia, sul dialogo e sulle emozioni», afferma Peppino Lentini.

«Come dirigente scolastico ho accolto con entusiasmo l’iniziativa proposta dall’associazione “Lisola Onlus” perché il campo sportivo polifunzionale, collaudato e concesso da pochi mesi da parte del Comune all’Istituto, rappresenta un centro di aggregazione culturale, sociale, sportivo e opportunità formativa curriculare ed extracurriculare, per giovani generazione del territorio che hanno l’occasione di vivere insieme, di dedicare più tempo alle relazioni, allo sport, di sperimentare e realizzare i propri talenti. Credo che la scuola inclusiva sia la scuola dove stanno meglio tutti!» conclude il Dirigente Scolastico prof.ssa Anna Maria Alagna.

Nella foto alcuni componenti del gruppo “Io non scavalco”:
In piedi: Francesco Gelfo (DSGA dell’I.C. Sturzo-Asta) Onofrio Angileri (Clown “Onix” de Lisola ed ex calciatore), Carlo Zichittella (ATA dell’I.C. Sturzo-Asta ed ex calciatore) prof. Anna Maria Alagna (Dirigente dell’I.C. Sturzo-Asta), Peppino Lentini (Educatore e Clown dottore “Cittolo Clapa” de Lisola Onlus), Gaetano D’Esposito (Sott’ufficiale Aeronautica militare), Cesare Dell’Oglio (ex calciatore)

Accosciati: Joele Falco, Brian Cordaro, Antonio Marceca, Kevin Graffeo, Francesco Liuzza, Nicolas Genna

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