Trapani, la Lega Navale presenta progetto per il recupero dello schifazzo

Tra il 1800 ed il 1900 lo schifazzo rappresentava l’imbarcazione caratteristica trapanese, adesso la Lega Navale vuole ripristinare il “Gesù Giuseppe e Maria”

Ridare alla città un vero e proprio schifazzo, una di quelle barche storiche che, ormai, sono tutte perdute. Si tratta di un pezzo della storia del mare di Trapani. Con questo obiettivo è stato presentato il progetto di restauro dello storico schifazzo “Gesù Giuseppe e Maria”, costruito nel 1937 nel cantiere del Mastro navale Matteo Stabile.

La barca ha svolto per decenni attività di trasporto di vettovaglie e merci varie per conto dei proprietari che nel tempo si sono succeduti è stata poi adibita a «battello Postale “per le isole di Favignana e Levanzo svolgendo questo ruolo fino al 1965. Successivamente negli anni 80 è stata rilevata da appassionati diportisti, Elio Catalano prima e Vito Scuderi poi, che l’adattarono alle esigenze diportistiche con la trasformazione del piano di coperta e dell’armo velico ed è stata utilizzata fino al 2012, anno in cui è stata donata alla Lega Navale di Trapani.

Tra il 1800 ed il 1900 lo schifazzo rappresentava l’imbarcazione caratteristica trapanese. Di fatto, è l’ultimo schifazzo rimasto. Tutti gli altri sono andati distrutti, perduti o affondati. Attualmente la barca versa in uno stato di notevole degrado generale malgrado, fortunatamente, lo scafo e le strutture portanti siano in maggior parte ancora integre.

Per riportare la barca in perfetto stato di navigazione ripristinando l’originalità dei piani sarà necessario il ripristino della totale integrità dello scafo, il ripristino dei piani originali della coperta e dell’armo velico e la sostituzione del motore di servizio. Il ripristino dello scafo prevede: carteggiatura, sostituzione del fasciame ammalorato, richiodatura, calafatura e verniciatura integrale.

“Siamo felici di aver presentato questo progetto per noi molto importante e su cui, come sezione trapanese della Lega Navale Italiana, lavoriamo da diversi mesi anche in collaborazione con il Comune di Trapani, sponsor e privati cittadini” afferma Nicola Di Vita presidente della sezione di Trapani della Lega Navale Italiana.

Per il primo blocco di lavori è stata preventivata una spesa di alcune decine di migliaia di euro. Il secondo blocco dei lavori prevede il ripristino dell’originale piano di coperta con l’eliminazione della tuga, il rifacimento del piano velico originale a vela latina e la sostituzione del motore. Finito il recupero lo schifazzo assumerà il ruolo di imbarcazione istituzionale della Lega Navale e dell’intera città di Trapani, testimone navigante di un tempo e di un’arte che fu, a beneficio di cittadini, studenti e turisti che avranno la possibilità, proprio a bordo dello schifazzo, di approfondire la storia della città.

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