Pasqua zona rossa, regole: cosa si può fare? Spostamenti, pranzo e visite

Italia zona rossa a Pasqua dal 3 al 5 aprile con regole, divieti e restrizioni su spostamenti, visite ad amici e parenti, seconde case. Per 3 giorni, anche le regioni in zona arancione dovranno fare i conti con misure più rigide per limitare i contatti ed evitare l’ulteriore diffusione del coronavirus. Alcune regioni hanno integrato le regole previste dal decreto con ordinanze proprie. Riguardo la Sicilia, in tutti i Comuni dell’Isola – anche in quelli dichiarati rossi con precedenti ordinanze regionali – sarà consentita (a bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie), quindi, la consegna a domicilio (senza limiti di orario). Possibile anche la vendita con asporto di cibi e bevande (senza restrizioni dalle 5 alle 18, mentre dalle 18 alle 22 sarà vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina e altri esercizi simili – codice Ateco 56.3).
Cosa si può fare e cosa non si può fare tra il 3 e il 5 aprile:

COPRIFUOCO DALLE 22 ALLE 5
In ogni regione rimane il coprifuoco già in vigore. Il coprifuoco resterà invariato tra le 22 e le 5, salvo motivi di lavoro, di salute o urgenze, da giustificare con l’autocertificazione.

VISITE A CONGIUNTI E AMICI
Nei giorni di festa “nelle zone interessate dalle restrizioni, gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno della stessa Regione”. Quindi, sì alle visite a parenti e amici nel rispetto del coprifuoco. Il provvedimento consente gli spostamenti per visite private – a parenti o ad amici – ad un massimo di due persone “che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi”. Tali spostamenti – e quindi le visite – non sono consentiti in zona rossa. Per far visita ad un parente non autosufficiente, si può anche uscire dalla Regione.

SPOSTAMENTI
Rimane in vigore il divieto di spostamento tra le regioni. È possibile spostarsi dalla regione di residenza solo per motivi di lavoro, di salute o per urgenze. In questo caso, gli spostamenti vanno giustificati con l’autocertificazione (qui il modello da compilare).

PRANZO DI PASQUA
Si chiede, con raccomandazioni, di non accogliere persone non conviventi. Le visite di parenti e amici, in ogni caso, dovrebbero essere caratterizzate dal rispetto delle norme di distanziamento anche a tavola.

MESSA DI PASQUA
A messa con l’autocertificazione e in una chiesa vicino a casa. Per il resto le regole sono sempre quelle che impongono l’ingresso dei fedeli in numero contingentato, l’obbligo di mascherina e la distanza di sicurezza.

Niente scambio della pace ma un inchino guardandosi negli occhi. Per i riti di Pasqua, la Cei ha invitato i fedeli a partecipare alla celebrazione in presenza nel rispetto rigoroso delle norme anti contagio. Lo streaming consigliato agli anziani e alle persone più a rischio.

SECONDE CASE
Può recarsi nella seconda casa solo il nucleo convivente e soltanto se l’abitazione di destinazione è vuota. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Si può raggiungere la seconda casa solo se si è proprietari o se si è stipulato un contratto d’affitto da una data antecedente al 14 gennaio 2021. Il Piemonte, con un’ordinanza, si è aggiunto a Toscana, Valle d’Aosta e Alto Adige che vietano l’ingresso dei non residenti in regione. La Campania ha vietato gli spostamenti anche ai residenti. La Liguria ha stabilito che i residenti non possono raggiungere le seconde case e nemmeno le barche. L’ingresso in Sardegna e Sicilia, adeguatamente motivato, è subordinato ad un tampone negativo.

GITE E PIC NIC
A Pasquetta, vietate le tradizionali scampagnate e niente pic nic.

SPORT
L’attività sportiva è consentita secondo le regole della zona rossa: “Esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri”.

(ADNKRONOS)

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