Motovedetta della Polizia Penitenziaria intitolata all’agente Giuseppe Barraco

Perse la vita in servizio a Favignana il 21 dicembre 1991

Una motovedetta della Polizia Penitenziaria, quella che era in servizio a Favignana fino alla soppressione della Base navale del Corpo, è stata intitolata all’agente Giuseppe Barraco, deceduto in servizio il 21 dicembre 1991 all’età di 26 anni.

Lo ha reso noto Gioacchino Veneziano, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia e componente della
Commissione Nazionale per le ricompense per il Corpo di Polizia Penitenziaria.

“Tutto è partito – spiega – da un incontro casuale con la sorella di Giuseppe Barraco che mi aveva trasmesso tutto il rammarico della famiglia sul fatto che tutti si erano dimenticati del fratello poliziotto penitenziario, deceduto giovanissimo per causa di servizio. Leggendo la circolare del DAP, – chiosa il Segretario della Uil – ho scoperto che c’era la possibilità di
intitolargli un’unità navale della Polizia Penitenziaria. Così, a fine dicembre 2020, – spiega il sindacalista promotore dell’iniziativa- – ho interessato il mio collega di sindacato in Toscana, Eleuterio Greco, che ha iniziato l’iter procedurale, considerato che, con la soppressione della Base di Favignana, la motovedetta V.3 non era più in Sicilia ma era stata trasferita a Livorno”.

“Da quel momento – conclude Veneziano – in appena due mesi abbiamo raggiunto il risultato, coronando il desiderio dei famigliari di questo nostro collega deceduto. Questa è la prima volta, dall’istituzione del Servizio Navale della Polizia Penitenziaria che una motovedetta viene intitolata ad un appartenente al Corpo”.

“Mi sono commosso quando il vice Capo del Dipartimento Roberto Tartaglia ha ufficializzato l’intitolazione dell’unità navale”, conclude il sindacalista che ringrazia i vertici del DAP per aver accolto la proposta.

L’agente Giuseppe Barraco giovane nocchiere motorista della motovedetta d’altura V.3, perse la vita a Favignana il 21 dicembre 1991. Pur essendo in quel frangente libero dal servizio, non esitò a recarsi sul molo per rinforzare le cime agli ormeggi durante una burrasca ma un’onda violenta lo scaraventò in mare. Il suo corpo fu ritrovato dopo due giorni.

Il 26 novembre 1992 l’agente Giuseppe Barraco è stato insignito di Medaglia d’Argento al Merito Civile alla memoria. A lui è intitolata la Casa di reclusione di Favignana.

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